“Amor,ch’al cor gentil ratto s’apprende”: Gradara (PU)

Data Visita :  
27 Agosto 2014
Premi:
Borghi più belli d'Italia

 

Un po di storia :

Gradara è un borgo fortezza, identificato ai nostri giorni con il suo castello (Per orari aggiornati Proloco Gradara.Visite Invernali: Lunedì: 8:30-13:00,chiusura biglietteria ore 12.30,altri giorni:8:30-18:30),che sorge nel comune omonimo della incontaminata regione Marche,in provincia di Pesaro ed Urbino (PU).La cittadina,prettamente medievale,è protetta da due cinta murarie: la più esterna,meravigliosa ed eccellentemente conservata,si estende per quasi 1 Km, conferendo maestosità ed imponenza a tutto il borgo.

La prima costruzione degna di rilievo fu la torre medioevale per l’avvistamento e di seguito nel 1150,venne eretto dalla famiglia dei De Griffo,l’imponente Mastio che permise di difendere Gradara dalla brama di potere dell ‘amministrazione pesarese.

A seguire,Il Mastio (cioè un “castello” dell’alto Medioevo che si identificava spesso con un’unica torre ed una cinta muraria merlata) diventò possedimento dei  Malatesta ed è proprio sotto il loro potere che venne trasformato in una inespugnabile fortezza dall’immenso potere difensivo,attraverso la costruzione delle altissime mura e di ben 17 torri merlate e 3 ponti levatoi (tra il XIII ed il XIV Sec). 

Nel 1464 la fortezza dovette arrendersi al potere degli Sforza che impreziosirono il castello con la costruzione del mastodontico loggiato,con la decorazione ad affreschi che ricoprono tra l’altro le pareti dell’ appartamento di Lucrezia Borgia (moglie di Giovanni Sforza).Inoltre durante il loro dominio,venne realizzata la famosa Pala di Andrea della Robbia, ancora qui conservata ed esposta.

Nella prima metà del 1600 il borgo ed il castello di Gradara passarano nelle mani dello stato Pontificio ed in quel periodo iniziò il declino che culminò con i saccheggi da parte dei francesi.Solo nel 1920,un facoltoso ingegnere innamorato del posto,decise di investire gran parte del suo patrimonio nella ristrutturazione del castello che divenne la sua residenza e luogo di feste e concerti di musica classica,fino a quando, nei primi anni ’80,alla morte delle moglie,il castello divenne proprietà dello stato.

 Cosa Vedere :

Percorrendo la strada Provinciale 47,troveremo le indicazioni per salire verso il centro ed il castello.Imboccata quindi la Via del Mercato,la si prosegue fino ad arrivare alla Piazza IV Novembre luogo di sosta per camper e bus di viaggi organizzati.Percorsi 2 tornanti e deliziati dalla splendida visuale delle verdi e rigogliose colline che degradano dolcemente verso il mare Adriatico a pochi chilometri,incontriamo l’ultimo parcheggio gratuito ed incustodito prima dell’ingresso al borgo.Qui possiamo lasciare l’auto e proseguire a piedi per circa 300 metri lungo Via Mancini,fino ad arrivare sotto le mura,all’ingresso della porta intagliata nella torre dell’orologio, proprio vicino al Palazzo comunale.Appena attraversata la porta,sulla sinistra,la proloco distribuisce brochure informative  ed organizza visite guidate al castello con un costo aggiuntivo al biglietto d’ingresso dello stesso.Sulla destra, l’ingresso ai camminamenti di ronda (visitabili con un biglietto di 2€ da sommare a quello d’ingresso nel castello)che percorrono la cima delle imponenti mura e che permettono di assoporare dall’alto,la meraviglia della fortezza, accarezzati da questo caldo e gradevole vento d’Agosto.

Veramente un incanto per i sensi,ed una delizia per la vista(impostate Google Maps su Gradara ed assaporate virtualmente,attraverso la mia descrizione, ogni angolo e scorcio di questa “cittadella” dimenticata dal tempo)

 

Nell’ incantevole Piazzetta V Novembre,racchiusa dalle mura delle basse costruzioni circostanti,troviamo un loggiato che accoglie un piccolo ristorante e poi le tante botteghe artigianali che vendono gadget,prodotti dell’artigianato locale,spade,armature e riproduzioni di armi medievali oltre che gli immancabili prodotti gastronomici locali.Sul lato destro della piazza,orientati verso l’ingresso al castello,troviamo il Museo del Medioevo,accessibile con un biglietto da acquistare a parte ( e si…… si paga proprio tutto). 

Dalla piazza in questione,proseguendo lungo Via Umberto I,arriviamo alla base della 2a cinta muraria ed all’ingresso della fortezza.Qui al prezzo di 4 €,possiamo visitare non solo la parte interna della fortezza ma anche tutte le stanze aperte al pubblico,completamente arredate,affrescate e ricostruite con mobilio d’epoca.

Volendo si può arrivare in auto fin sotto le mura, superando il parcheggio gratuito e proseguendo per Via Mancini  fino all’interno di un  altro grande parcheggio questa volta però a pagamento.Lo spettacolo che si apre davanti agli occhi è inimmaginabile. Le mastodontiche mura, alternate ad alti torrioni merlati, nascondono la vista del piccolo borgo e del castello che lo sovrasta.

Tornando fuori dalle mura,proveniendo dal luogo di inizio del mio percorso,prima di arrivare di fronte all’ingresso principale,sulla sinistra,salendo per via dei Cappuccini,possiamo godere a pieno della bellezza del lato Ovest delle mura ed eventualmente entrare nel borgo attraverso la porta situata su  via IX Settembre.Altrimenti potrete passeggiare lungo i giardini e gli ulivi ai piedi della cinta muraria o ancora proseguire sempre per via dei Cappuccini che, inerpicandocsi per il colle, ci  permette di godere del luogo da un inaspettato punto di vista, immersi nel verde ed al riparo dall’aggressivo solo di agosto .

Ritornando su Piazza V Novembre proseguiamo fino all’ingresso della fortezza:una prima rampa di scale e poi,il capolavoro Malatestiano irrompe imponente di fronte ai miei occhi attoniti. Mi sembra di vivere in un’ altra epoca: il vento trasporta immaginari echi di lontane e gloriose battaglie, lo stridio delle armi, il ponte levatoio alzato a protezione dal nemico…………….. Viene voglia di montare a cavallo,brandire la spada e galoppare verso l’ingresso del castello.

Bello, immenso, maestoso, perfettamente mantenuto.

Lo sguardo è saturo di immagini meravigliose e non riesce a coprire la vastità del “panorama pittorico” che mi circonda: le torri principali, la cinta muraria merlata con i camminamenti,la natura d’intorno a cornice,l’ingresso al di là del ponte. Il desiderio di scoprire cosa si celi dietro la porta è grande.

Entrati nell’ampio Cortile d’onore che accoglie i temerari raggi di sole che hanno saputo sbaragliare l’immensa cinta difensiva,mi trovo innanzi ad un loggiato sorretto da pilastri e colonne in marmo;al piano superiore un altro loggiato e l’ingresso della Torre Maestra che ospita la sala delle torture. 

Il cammino prosegue per un’ ampia stanza dove sono conservate,in teche di cristallo, spade, fucili ed armature.Da qui si continua verso gli appartamenti del piano nobile dove troviamo:il Salone di Sigismondo e Isotta,la Sala della Passione,la Sala Malatestiana,moltissime stanze con dipinti (alcuni del bolognese Amico Aspertini datati 1496),arredi e letti a baldacchino di diverse epoche che lasciano la fantasia rincorrere i fasti e la mondanità di quel tempo.

Le stanze del castello sono tutte completamente arredate ed affrescate ed offrono al visitatore immagini incantevoli che riportano nel Medioevo,pennellando a tratti forti,quanto rappresentato nei libri di storia o cantato in opere senza tempo come la Divina commedia (Divina Commedia, Inferno Canto V versi dal 73 al 142)

Preseguendo ancora visitiamo infatti la meravigliosa camera di Francesca,con il grande camino nel centro della parete più corta ed il letto dorato,dove avrebbe trascorso dolci notti d’amore con il suo Paolo: “Amor ch’a nullo amato amar perdona,mi prese del costui piacer si forte,che come vedi ancor non m’abbandona“.

Giovanni Malatesta,detto Giancotto,dall’ aspetto poco gradevole e sgraziato,sposò nel 1275 Francesca Polenta.La leggenda racconta che Giancotto,era solito lasciare moglie e figlio presso il castello di Gradara per recarsi a Pesaro per ricoprire la carica di Podestà.Il fratello di Giangiotto,Paolo, durante le sue visite a castello,conobbe Francesca e se ne innamorò.Giancotto insospettito dalle voci di palazzo,un giorno comunicò la sua partenza rimanendo poi però nascosto nel castello e sorprendendo Francesca ed il fratello assieme nella camera da letto di lei.Accecato dall’odio,Giancotto estrasse la spada per sferrare un fendente nel petto del fratello ma in quel momento Francesca si interpose a protezione dell’uomo amato e rimase uccisa.

Continuo il mio cammino “stordito” dalla bellezza degli splendidi soffitti a cassettoni e dalle decorazioni pittoriche al di sotto degli stessi.In una stanza, gli occhi si soffermano sulla Pala di Giovanni Santi,padre di Raffaello Sanzio,datata 1484 e rappresentante la Madonna sul trono con il Bambino e Santi, attorniata dai Santi Giovanni Battista, Stefano, Sofia, Michele Arcangelo. 

Proseguendo ancora si entra nella Cappella Gentilizia dove è adagiata in alto, sopra l’altare,la Pala Robbiana: una splendida terracotta prodotta da Andrea Della Robbia intorno al 1480.Qui la Madonna con il Bambino con il dito in bocca è rappresentata in una edicola formata da un cornicione e 2 pilastri. A destra della Madonna si trova Maria Maddalena e S. Girolamo,a sinistra S. Caterina d’Alessandria e S. Ludovico di Tolosa. In bassorilievo inoltre troviamo rappresentati (da sinistra verso destra): S. Francesco che riceve le Stimmate,l’Annunciazione e la Comunione di S. Maria Egiziaca nel deserto.

Continuiamo a gironzolare per le scale del castello fino a ritrovarci in un’altra sala d’armi, quindi di nuovo nel cortile interno.

E’ tempo di andare a visitare i camminamenti di Ronda che permettono di ammirare l’architettura difensiva Maletestiana  nella sua completezza e perfezione oltre ad osservare i dettagli delle merlature delle mura,le feritoie, le torri difensive e naturalmente il paradisiaco verde paesaggio, accarezzato dal sole di questa limpida e calda giornata di Agosto.

L’ingresso si trova vicino la porta principale del borgo. I camminamenti di Ronda altro non sono che cammini rialzati dietro le merlature del castello,necessari ai soldati per controllare gli spazi fuori dalla struttura difensiva,per essere protetti in caso di attacchi e permettere in maniera sicura di scagliare frecce o altri oggetti verso il nemico che volesse tentare l’assalto al castello.

Dalla sommità delle mura, lo sguardo viaggia lontano per “naufragare dolcemente” nel verdeggiante entroterra marchigiano ed il mare che si scorgono in lontananza. Le immagini della struttura vista dall’alto,del paese osservato dalle feritoie o delle torri,sono ormai indelebilmente stampate nella mente ma soprattutto nel cuore.Non credo sia possibile visitare Gradara e non rimanerne innamorati.

Spesso gli amici o i conoscenti mi domandano quale sia il borgo o il castello che più mi abbia colpito e meravigliato durante i miei viaggia e vi posso assicurare come nella mia argomentata risposta, Gradara sia sempre presente.

 

Votazione: 9.0/10 :

La storia del Borgo di Gradara coincide poi con quella del suo meraviglioso castello e del piccolo aggregato urbano che è nato all’interno della a cinta muraria più esterna, alla base della struttura difensiva.Il piccolo borgo medievale,i cammini di ronda,le torri,il ponte levatoio,i sotterranei,le stanze arredate,i dipinti,la splendida cornice naturale, rappresentano un quadro suggestivo che impressiona  e rende attonito lo sguardo del visitatore.E’ uno dei luoghi più belli che io abbia visto e sicuramente uno dei castelli meglio conservati del nostro bel paese. Mi ha lasciato veramente senza parole e le parole non servono a descrivere cosi tanta bellezza, proprio per questo più che negli altri articoli, ho lasciato raccontare questo viaggio alle mie fotografie.

Cosa visitare nei dintorni  :

Pesaro (14 Km):con la sua splendida Rocca Costanza,la chiesa della Madonna delle grazie (XIII Sec.),la cattedrale romano/gotica,Villa Carile e Villa Imperiale,il palazzo Ducale in Piazza del Popolo.Fano (41 Km):con la meravigliosa Rocca Malatestiana e la mummia di Pandolfo,le mura Augustee,il Bastione Nuti,Porta Maggiore,l’arco d’Augusto,il Duomo.Colbordolo (18Km):piccolo borgo medievale da vedere lungo il tragitto per Montefabbri.Montefabbri (20 Km, Borghi più belli D’Italia 2014):da vedere la cinta muraria del XII Secolo,la Pieve di S. Gaudenzio al centro del paese o la chiesa di Santa Maria nella Frazione di Morciola.Montefiore Conca (23Km):bellissimo borgo medievale con la sua incantevole Rocca,la Pieve di S. Paolo ed il meraviglioso paesaggio a cornice. Macerata Feltria (46Km):piccola ma splendida cittadina medievale,con la sua Torre Civica,la Chiesa e il Convento di San Francesco (XIV Sec) e nelle vicinanze la meravigliosa pieve di S. Cassiano,lungo la strada per Carpegna.Borgo e Rocca di San Leo (60Km):Immensa,inespugnabile.Adagiata su uno sperone di roccia. Forse il più bel borgo che io abbia mai visitato,con la fortezza,le indimenticabili Chiese Romaniche: San Leone (Duomo, X Sec.) e la Pieve di S. Maria Assunta.Assolutamente da non perdere.  

 Eventi  :

3a settimana di Luglio: “Assedio al Castello” : ricostruzione della Battaglia con uno spettacolo pirotecnico e luminoso di ineguagliabile bellezza e circa 150 figuranti. 

8 Dicembre – 6 Gennaio : “Castello di Natale“, con animazioni Natalizie durante i sabati e domeniche del periodo Natalizio. 

14 Febbraio (San Valentino) : “Gradara da Amare“, serata con rappresentazioni del V Canto dell’Inferno ed esaltazione dell’amore di Paolo e Francesca, in onore delle coppie di innamorati che vorranno trascorre il fine settimana nel borgo.

 

Dove dormire nei dintorni:

Agriturismo il podere (30Km da Gradara)  – Via Valli 12, Isola del Piano, Urbino (PU) .Ho soggiornato tre giorni in questa struttura durante il mio viaggio di 2 settimane nelle Marche.Non è un vero e proprio agriturismo ma un casale immerso tra le verdeggianti colline marchigiane,a 15 Km di distanza da Urbino.Il casale ha diversi appartamementi in affitto con camere pulite,riscaldamento,bagno con doccia immensa e cucina.Prezzi assolutamente concorrenziali,colazione non disponibile,solo affitto appartamenti.Gentilissimi i proprietari,produttori di miele.Isola del Piano è un paesino piccolissimo, luogo ideale per chi ama la solitudine e la natura a poca distanza dal centro abitato di Urbino.  

B&B Poggio dei Prugnoli (28Km da Gradara) – Loc. La Marcella – Strada Prov. Tavoleto 31  61029 Urbino (PU) . 

B&B La natura (30 Km da Gradara) – Via San Bartolo 4  Loc. Rancitella 61029 Urbino (PU). Immerso nei boschi intorno ad Urbino.   

Agriturismo Papaveri e Papere (14Km da Gradara ) – Via Levata 769/A,Saludecio, Rimini (RN).

Dove mangiare nei dintorni:

Agriturismo Terra del Vento (18Km da Gradara) –Via F. M. Grimaldi 6, 61022 Colbordolo.Certificato di Eccellenza 2014 Tripadvisor.Terra del Vento su Tripadvisor

Da Lorenzo (23 Km da Gradara)  – Via Ponte Armellina, 68, 61020 Petriano Da Lorenzo su Tripadvisor 

Taverna ParadisoVia Roma, 17, 61012 Gradara,Tel: 0541 964132 – Certificato di Eccellenza 2014 Tripadvisor  Taverna Paradiso su TripAdvisor 

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6 pensieri su ““Amor,ch’al cor gentil ratto s’apprende”: Gradara (PU)

  1. Gradara, Capitale del Medioevo e luogo degli innamorati Paolo e Francesca !

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    • Ciao ti ringrazio per aver iniziato a seguire questo “umile” blog.
      Fantastica Gradara, ma ci sono tantissimi borghi da favola in Italia.
      Devo avere solo il tempo di poterli presentare al Web.
      Un saluto.

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      • Ciao ! io sono proprio di Gradara, quindi questa volta sono stato di parte ! 😉
        Comunque Bellissimo blog , passa anche da noi se ti va ! saporietradizione.wordpress.com

        Ciao

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  2. Ciao certo mi iscrivo subito al tuo blog. Spero di tornare presto a visitare la tua splendida “città”. Un saluto

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  3. Gradara è assolutamente fantastica

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